Categoria: Notizie
Compagnia delle Mura
Parlano di noi!
L’Aquila, la “Compagnia delle Mura” ripulisce il camminamento da Porta Branconia a Porta San Lorenzo
L’AQUILA – Le associazioni civiche e culturali, tra cui PANTA REI, aderenti alla convenzione stipulata con il Comune dell’Aquila per la custodia delle Mura urbiche, riunite nella “Compagnia delle Mura”, domenica 21 ottobre operano un intervento ecologico nel tratto da Porta Branconia a Porta S. Lorenzo.
L’intervento riguarda un tratto già restaurato e dotato di illuminazione e camminamento, ma non ancora aperto al pubblico ed è finalizzato a eliminare la vegetazione infestante che limita la funzionalità dell’illuminazione che per qualche tempo ha reso godibile la visione notturna delle Mura dal viale della Croce Rossa.
Le Associazioni intendono con questa azione di volontariato civico consolidare e rendere effettiva e reciproca la cooperazione con le Istituzioni per la salvaguardia e la fruizione della cinta muraria, anche in riferimento al dossier sullo stato di conservazione delle Mura consegnato nel giugno scorso al sindaco Pierluigi Biondi.
Auspicano pertanto – si legge in una nota di Paolo Muzi, presidente di Italia Nostra L’Aquila – che l’intervento di restauro e valorizzazione, a suo tempo opportunamente affidato alle competenti autorità del ministero per i beni culturali, sia completato per rendere fruibile alla cittadinanza l’intera cinta muraria, cioè il monumento che costituisce uno dei beni fondativi della nostra città.
L’iniziativa è riservata esclusivamente ai soci delle associazioni componenti la “Compagnia delle Mura”.
Archeoclub, “Panta Rei”, Compagnia “Rosso d’Aquila”, Gruppo aquilano di azione civica “Jemo ‘nnanzi”, Italia Nostra, Legambiente, Fai
Tratto da un articolo di Radio L’Aquila 1
Alla donna vestita di sole…..
Un successo straordinario di pubblico che ha gremito la basilica di Celestino per una fantastica Antonella Ciccozzi. Musiche di J.S. Bach nel giorno dell’Assunta, in attesa di un evento che si è fatto desiderare…Atmosfera magica tra suono celestiale dell’arpa e bellezza architettonica. Grazie a tutti i partecipanti venuti da tutta Italia.
Giochi di luce a Collemaggio
Articolo di Raniero Pizzi
IL SOLSTIZIO D’ESTATE A COLLEMAGGIO
21 giugno, la data del “Sogno di una notte di mezza estate”, in cui un velo si solleva tra dimensioni e l’atmosfera magica del giorno più lungo dell’anno, si perpetua riportando l’attenzione sulla natura ed i suoi ritmi, sulle piante dal potere guaritore, sugli animali a cui è permesso di parlare. Per tre giorni il sole, nel suo moto apparente, sembra fermarsi per invertire la rotta mentre il suo calore inizia ad affievolirsi. Nel Cristianesimo l’attenzione si è incentrata sulla notte di S. Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno a cui la tradizione popolare attribuisce riti in un’aura di riconoscenza per il raccolto ed un tocco di magia rende tutto possibile. Le acque legate al Battista acquistano poteri di guarigione e un flusso di residenti all’estero affronta il viaggio di ritorno nella terra natia per bagnarsi in alcuni tratti di corsi d’acqua o in mare, come facevano i loro padri. Accanto all’acqua trova posto il fuoco di grandi falò che illuminano la notte per sostenere la luce che inizierà ad attenuarsi. Tre giorni di sospensione in cui avvengono le nozze sacre tra fuoco e acqua, tra sole e le acque della terra. Il Solstizio era tenuto in grande considerazione dai costruttori medievali che hanno fissato la data nelle meravigliose costruzioni sacre. A Bari nel duomo si organizzano danze sulla proiezione solare in cui la luce attraverso il rosone reitera a terra il disegno che appare sul tratto di pavimento. Sono quasi 20 anni che parlo dei giochi solari di Collemaggio, che erano scomparsi e dimenticati con l’intervento barocco che aveva reso ciechi i rosoni.
Così alle ore 19- ora legale-, ma sarebbe meglio assistere da un’ora prima al comportamento del sole attraverso i tre rosoni, che va da una proiezione disordinata e del tutto asimmetrica ad un graduale allineamento, si assiste ad una perfetta, simmetrica collocazione delle tre scie luminose. In particolare i raggi che filtrano attraverso il rosone principale si diffondono nel mezzo della navata di centro raggiungendo il labirinto. Da questa posizione se si guarda verso il rosone si resta abbagliati da un sole che sembra roteare. Ma il messaggio più forte-tra altri- si coglie se si osserva la proiezione dall’ingresso guardando le sei serie di cerchi concentrici-invero ora se ne vedono appena due per la deprecabile soluzione adottata di bloccare grosse panche ad una canala metallica di copertura di tubi!-: un gioco di luci ed ombre reitera il disegno dei cerchi concentrici bicolori che va a colpire. Una settima serie di cerchi concentrici si configura. Il passaggio dal 6 al 7, i sei giorni della creazione di cui parla la Genesi e il settimo in cui Dio si riposa perché spetta all’uomo portare a compimento il progetto divino. In pochi minuti tutto si trasforma e si torna al caos di proiezioni scomposte. Questo solstizio potremo rivedere -se le condizioni meteorologiche lo permetteranno- il messaggio del sole e verificare se il terremoto non lo abbia in qualche misura falsato.
Maria Grazia Lopardi
Presidente dell’Associazione PANTA REI di promozione sociale
Il Capoluogo.it
Panta Rei, L’importanza del Perdono
Inizia oggi la XIV edizione del convegno itinerante sul Perdono organizzato da Panta Rei. Cinque giorni per ripercorrere le tracce del Cammino del Perdono di Celestino V, cinque giorni per tornare in contatto con la propria “vibrazione”.
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