–Domenica 15 giugno ore 16Costellazioni Familiari offerte da Mirella e Anna Elvira presso la palestra Orienta . Gratuito per i soci. Prenotazioni a Mirella +393358773629
–Venerdì 20 giugno ore 20 – CELEBRAZIONE DEL SOLSTIZIO in via Borgo Rivera 3.
I partecipanti sono invitati a comunicare le adesioni per motivi organizzativi entro il 15 giugno
-portare qualcosa per la cena
-mettere abiti comodi per stare all’aperto, preferibilmente bianchi
-portare piante di S. Giovanni (iperico, rosa canina, artemisia, ruta, menta, salvia, verbena ecc.)
–Sabato 21 giugno. VEDIAMOCI A COLLEMAGGIO PER ASSISTERE AL GIOCO SOLARE DELLE 19. Sarò a Collemaggio alle 18.
NELL’AMBITO DEL FESTIVAL DELLE CITTÀ MEDIEVALI ( tema: il cibo e la città)
–Venerdì 27 giugno ore 17, al Palazzetto dei nobili, conferenza : “Ildegarda di Bingen e il farro, il cereale della nostra terra”. Relatrice Maria Grazia Lopardi.
–Domenica 29 giugno: Cibo per l’anima. Passeggiata letteraria. “Narrami pietra degli antichi portali aquilani”. Itinerario in città alla ricerca degli antichi simboli. Con Maria Grazia Lopardi, la compagnia dei lettori di Panta rei e altri soci.
Appuntamento alle ore 16,30 a Collemaggio. Prenotazioni a mglopardi@gmail.com. Portare gli auricolari da cellulare per le audioguide.
-6 aprile in via Borgo Rivera 3, ore 10,30 per iniziare alle 11 precise: incontro con Berenice Pucci sul tema “I Tarocchi per conoscere se stessi”. Mangeremo qualcosa preparato da Giulio e Paola. Chi vuole fermarsi per gli incontri individuali lo segnali nel sondaggio. Si svolgeranno dopo una pausa pranzo di un’oretta. Numero limitato per permettere a Berenice di tornare a Roma.
-11 aprile ore 16 prima convocazione, ore 18 (orario effettivo) assemblea dei soci . Ordine del giorno 1 votazione bilancio consuntivo; 2 proposte soci, programmi futuri; 3 varie ed eventuali. Segue mia conversazione sul tema : I SETTE LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA DEGLI INCA. Come di consueto porteremo qualcosa per cenare insieme .
Quotidiano di enogastronomia, turismo e territorio
Domenica 23 marzo 2025
In una giornata mite che invoglia all’incontro con la natura, un folto numero di soci di PANTA REI, condotti dalla socia Paola Bartolomucci si è addentrato nell’aspro territorio di Filetto con l’assistenza della gentilissima Antonella dell’associazione Felecta, antico nome di Filetto, che con amore valorizza il territorio. Dopo circa 2 km. di cammino, addentrandoci nel bosco vediamo apparire il tetto della chiesetta rupestre dei SS. Crisante e Daria, due giovani sposi martirizzati per la loro fede cristiana. Trattasi di chiesa abbaziale risalente all’ XI secolo, a 1202 metri d’altezza, dove l’aria è limpida e la natura incontaminata. La costruzione appare semplice, con due ingressi e senza finestre: cogliamo all’esterno solo due pietre lavorate, una rappresentante uno strano animale dal corpo e il collo lunghi, difficilmente identificabile con un agnello, un’altra pietra, di riuso, sulla parte absidale reca delle lettere. L’umile scrigno – scopriamo- racchiude un tesoro che ci ha emozionato: all’interno composto da una sola navata le pareti sono ornate da affreschi del XII secolo. Individuiamo un enorme S. Cristoforo, protettore dei viandanti, con dietro il capo la testina del bambino Gesù, un santo cavaliere il cui mantello svolazzante ci ha permesso di identificarlo in S. Martino, un arcangelo Raffaele ben conservato come Maria che allatta il bambino, i due giovani martiri, una figura con fiale, forse la Maddalena ma priva della caratteristica iconografia che la vuole con capelli lunghi e sciolti, per cui l’identificazione è incerta. Inoltre nell’abside un Cristo con due angeli, Pietro- forse, perché sembrano mancare le chiavi- e Paolo con la spada a doppia lama. Dopo una piacevole sosta con merenda, il ritorno ci ha fatto incontrare una serie di grotte dette di S. Crisante, costituenti un insediamento rupestre con numerosi ricoveri di varia grandezza e struttura, usate da tempi antichi fino ad epoca recente. Il Borgo di Filetto tristemente famoso per la strage nazista del 7 giugno del 1944, è custode di un tesoro da studiare e valorizzare. Degna conclusione della bellissima giornata il pranzo nella nota trattoria Marcocci. Prima di tornare alle nostre case un breve passeggiata alla cascata dello Schizzataro, luogo magico molto suggestivo.
Entusiasmante ed interessantissima visita al complesso Chiesa e Battistero di S. Maria extra moenia di Antrodoco, vero gioiello di architettura lungo la via Salaria.
La chiesa, costruita su tempio dedicato alla dea Diana e di cui si ha traccia sin dal V secolo, è stata soggetta a diversi interventi nel corso dei secoli, di cui restano lacerti inseriti nelle mura. Come appare adesso risale essenzialmente al XII secolo, abbellita dal bel portale che è stato portato dalla diruta chiesa aquilana di S. Nicola d’Anza.
A fianco sorge un battistero stranamente esagonale, orientato ovest-est, sormontato da un lanternino cilindrico dove si aprono delle finestrelle. Un’altra finestra è sul muro del battistero dove è disegnata una croce rossa.
Al Solstizio d’estate, legato alla festa di S. Giovanni Battista, il sole entrando da una finestrina del lanternino va a colpire un sole affrescato, mentre al Solstizio d’inverno, in cui si celebra la nascita di Gesù, attraverso la finestra con la croce illumina il volto di un grande S. Giovanni che annunzia la venuta del Cristo.
L’Associazione Panta Rei ringrazia la nostra socia Meli Dizione per averci illustrato i contesti storici e il Sig. Pasquale per la gentile accoglienza, custode e profondo conoscitore del sito.
QUI PUOI SCARICARE LA GUIDA APPROFONDITA DELL’ESCURSIONE REDATTA DAI NOSTRI SOCI
Più che incontri sono… viaggi interstellari attraverso gli autori di Edizioni Mediterranee e le performances di Elio Crifò. Il pubblico viene immerso in temi, atmosfere e suggestioni rare che quest’anno prevedono I Rosacroce e gli Aureacroce,
il quadrato magico del Sator, i Ching, la numerologia e la Psicosintesi. L’ incontro inizia con un monologo, scritto appositamente per ogni singola serata, da Elio Crifò della durata di 20 minuti, continua con una lectio da parte dell’autore di 50 minuti e si conclude con un brindisi finale per scambiarsi opinioni e riflessioni. “Incontri ravvicinati di un altro tipo” è un modo diverso di vivere la cultura e le relazioni umane.
1 FEBBRAIO ore 17:00 IL QUADRATO MAGICO DEL SATOR con M.G. Lopardi
Bistrot del Teatro Quirino – via delle Vergini 7 – Roma
Posti limitati – Acquista il biglietto su vivaticket.it
8 Febbraio visita al meraviglioso complesso di S.Maria Extra Moenia di Antrodoco. Illustrerà l’antica chiesa e il battistero la socia Meli Dizione.
Pranzo all’agriturismo Antichi sapori euro 25 (ricco antipasto, primi (ravioli di ricotta e gnocchi ai funghi) contorno insalata o cicoria, bevande.
28 Febbraio, ore18 ( luogo da precisare) Tavola rotonda sul tema: “Paranormale e sensitivita’ “. Introduce il socio Riccardo Lopardi. Seguono gli interventi dei soci.
Il quadrato magico del Sator è un quadrato di cinque parole messe in fila così da potersi leggere in ogni verso, rinvenuto sulle mura di edifici antichi spesso legati all’Ordine dei Templari. Questo schema ha messo a dura prova studiosi e appassionati che hanno cercato di penetrarne l’arcano significato fornendo le più svariate e insoddisfacenti interpretazioni. L’autrice sostiene di aver scoperto il segreto dei segreti, quello mai affidato ad alcuno scritto, ma posto sotto gli occhi di tutti attraverso l’armonia delle costruzioni sacre e il simbolismo universale. Custodita dalle scuole iniziatiche, una conoscenza antichissima, dono degli dei, è giunta fino a noi per palesarsi ora nell’epoca in cui tutto sarà rivelato. Questo libro afferma di presentare la prova dell’origine precristiana del quadrato magico, della conoscenza iniziatica dei maestri costruttori medievali e dei Templari. Il campo informe da cui emergono tutte le forme, la matrice della creazione è la base dell’armonia delle costruzioni sacre e della potenza di simboli e alfabeti che da essa hanno avuto origine.
Con una determina il Comune ha acquistato per circa 14.000 euro, 14 leggii per la realizzazione di un percorso medioevale nel centro storico. Nell’atto comunale si ricorda che “l’assessorato al turismo, in collaborazione con l’assessorato all’ambiente, intende realizzare una serie di percorsi tematici all’interno della città dell’Aquila sia a carattere storico che a carattere naturalistico.
Il 7 luglio 2021 la dottoressa Maria Grazia Lopardi ha proposto all’assessore al Turismo l’idea di un percorso medioevale segnalato da cartelli con su riportati brani del suo testo “La città dello Spirito e il suo tempio. La rinascita della Fenice” per illustrare i principali monumenti cittadini. La messa a diposizione del testo e dell’idea è del tutto gratuita e senza oneri a carico del Comune dell’Aquila. Tale idea progettuale si coniuga perfettamente con gli obiettivi dell’assessorato al turismo che intende concretizzarlo con l’apposizione di una serie di leggii vicino ai principali monumenti indicati dalla dottoressa Lopardi.
Tali leggii verranno posizionati in accordo con la Soprintendenza in modo da essere perfettamente integrati nel contesto” I leggii dovrebbero posti da Porta Rivera al Parco del Sole, passando per le piazze e le chiese di San Pietro. San Silvestro, Santa Maria Paganica, San Bernardino, Santa Giusta e infine Santa Maria di Collemaggio.
Tratto dall’articolo di Loredana Lombardo – 17 ottobre 2021 Il Capoluogo
Maria Grazia Lopardi, storica, scrittrice, avvocatessa e presidente della nostra associazione Panta Rei, conosciuta anche come “La signora di Collemaggio” , torna con questo nuovo lavoro, un vero e proprio viaggio nell’Apocalisse compiuto senza spostarsi da casa, durante il lungo isolamento dovuto al lockdown.
“Ho preso il testo dell’Apocalisse e avendo molto tempo ho deciso di aspettare che fosse proprio il libro a parlarmi. La mia storia da scrittrice dopotutto è sempre andata così: le mie fonti mi hanno comunicato qualcosa e da lì poi ho cominciato a scrivere”, spiega Maria Grazia Lopardi intervistata dal Capoluogo.
Il risultato del “Viaggio nell’Apocalisse” è un testo che conduce in un viaggio mistico, con delle prove da attraversare per giungere ad un nuovo cielo e a una nuova terra.
“Anche la sola parola ‘Apocalisse’ fa paura: rimanda a cose terribili, ai flagelli, alla punizione divina. Invece c’è chi è ben consapevole che Dio è amore e non punizione. Da qui parte il ‘mio’ viaggio, a punirci sono le leggi, anche divine, cosmiche, che non devono essere violate. Se violate, l’uomo ne paga le conseguenze, un po’ come nel concetto orientale del karma”.
“Apocalisse in greco vuol dire ‘rivelazione’, il primo rigo parla proprio della rivelazione di Cristo, dove c’è una promessa di beatitudine che si compie nell’ultimo libro. Il pensiero di Dio che si incarna e manifesta con il fiume della vita, lo Spirito Santo. Le immagini contemporanee del nostro tempo sposano bene con i pensieri e le emozioni che il libro mi hanno suscitato”.
Le immagini del lockdown che nessuno dimenticherà, a cui fa riferimento l’autrice le conoscono tutti: le città deserte, il Papa solo su Piazza San Pietro, il silenzio, l’isolamento.
“Leggendo l’Apocalisse e andando avanti con la stesura del libro mi sono fatta una domanda: se fosse il mio sogno che cosa dovrebbe dirmi? Alla fine il messaggio è arrivato ed è quello che vorrei trasmettere attraverso la lettura della ‘mia Apocalisse’. Di fronte alle difficoltà, come i flagelli dell’apocalisse, bisogna guardare lontano, al progetto di Dio, non fermarsi a guardare il problema, ma l’obiettivo, il compimento dell’uomo nuovo, come San Paolo che è rinato proprio in Cristo”.
Nel testo, Maria Grazia Lopardi ha trovato diverse possibili chiavi di lettura dell’Apocalisse.
“Partiamo dal compimento della Creazione, dal principio fino alla Gerusalemme celeste che è il simbolo della manifestazione, il quadrato che nella terza dimensione diviene cubo. Un’altra chiave è quella del cammino interiore dell’essere umano, che, come la creazione, va verso la perfezione”.
Un’altra chiave, “Ed è quella che mi ha dato tanta soddisfazione, è quella numerologica, perchè l’apocalisse è piena di numeri. In questo si accosta molto alla tradizione biblica più antica, quella dei profeti del Vecchio Testamento. Ho applicato la tecnica della gematria secondo la quale gli alfabeti sacri dell’antichità hanno un valore numerico, a ogni lettera corrisponde un numero dell’alfabeto sacro (il greco antico)”.
L’ultima chiave di lettura, la quarta, “quella cosmologica: di quale tempo stiamo parlando? Un tempo sempre presente, oppure ‘il nostro tempo’, quello che stiamo vivendo?
La presentazione per adesso, sempre a causa della pandemia si è tenuta solo online, con dei video che sono disponibili sul nostro sito a questo indirizzo.
Tornano finalmente nella Basilica di Collemaggio le opere di Celestino V realizzate dall’artista Carl Borromäus Andreas Ruthart e restaurate grazie alla nostra associazione Panta Rei.
Maria Grazia Lopardi, avvocato, storica, scrittrice e presidente dell’associazione Panta Rei, decise subito dopo il sisma del 6 aprile 2009 di contribuire al restauro delle opere presenti dentro Collemaggio, gravemente lesionate dalla furia distruttrice del terremoto.
Dopo un minuzioso lavoro di restauro tornano finalmente al proprio posto le tre tele: Incoronazione di Celestino a Collemaggio, La rinuncia di Celestino, La morte di Celestino. Il rientro è stato sugellato con una breve cerimonia tenuta all’interno della Basilica di Collemaggio mercoledì 4 agosto alle 15.30.
“L’idea di restaurare le tele risale al 2010, quando, come associazione, decidemmo di fare qualcosa per Collemaggio ferita e violata dal sisma”, spiega Maria Grazia Lopardi al Capoluogo.
“Come piccola associazione decidemmo di raccogliere fondi per il pavimento danneggiato dal crollo dei pilastri e andammo a parlarne ad un convegno a Bologna a cui parteciparono 1200 persone”.
“Parlai di Celestino, della magia di Collemaggio e colpimmo il cuore dei presenti: volevano darci l’anima! Abbiamo ricevuto donazioni da tutta Italia ed è stato commovente notare quanta fiducia ci fosse nel nostro operato e quanto fosse a cuore il destino del nostro patrimonio artistico e culturale. Nel giro di pochi mesi consegnammo i primi 30 mila euro al vice commissario Marchetti, poi c’è stato un lunghissimo iter burocratico da seguire prima di poter realizzare i restauri”.
“In totale abbiamo raccolto 47200 euro grazie anche alla vendita di una mia pubblicazione, fatta ad hoc proprio per perorare la causa”.
“Oltre alle tele tornate al loro posto, abbiamo ancora una somma che verrà destinata al restauro di un quadro enorme del Malinconico del XVII secolo,’Maria riceve doni dal popolo ebraico’ che si trova sempre dentro Collemaggio e che rappresenta Maria, la sorella di Mosè , circondata dal popolo ebraico che si trovava in una delle aree crollata ed era ridotta molto male”.
“Ovviamente ci servirà più tempo, abbiamo fatto delle concessioni a termine proprio per seguire le donazioni, anche per far vedere a chi ha donato la bontà di intenti”.
“Sono molto orgogliosa di questo lavoro di sinergia e speriamo i poter fare ancora altro sperando anche di essere un esempio. Queste opere d’arte sono ancora custodite a Celano e se passa troppo tempo potrebbero essere aggredita dall’incuria del tempo. Avevo paura inoltre che le persone potessero dimenticare e sarebbe stato un peccato, perchè abbiamo un cuore storico importante che merita di essere custodito e tramandato”, conclude.
Oltre a Maria Grazia Lopardi, erano presenti alla riconsegna dei dipinti il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il segretario generale Mic per l’Abruzzo, Nicola Macrì, il soprintendente delegato per L’Aquila e cratere, Antonio Di Stefano, il responsabile ufficio beni culturali dell’arcidiocesi dell’Aquila, don Artur Sidor.
Oggi è una giornata bellissima per Panta rei. Inizia finalmente il restauro dei quadri di Collemaggio finanziato dalla raccolta fondi portata avanti dalla nostra associazione. Panta rei è su tutti i giornali. Grazie per il riconoscimento, grazie a tutti i donatori, ai soci, alla stampa e anche alla Soprintendenza che ha sopportato per anni i nostri solleciti.
Un particolare ringraziamento al quotidiano “Il Capoluogo” che ci ha supportato con i suoi articoli. Riportiamo qui quanto pubblicato.
Avviato il restauro di un gruppo di dipinti della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, finanziato da una donazione dell’Associazione Panta Rei.
Dopo una lunga attesa e dopo aver superato non poche difficoltà tecniche e amministrative, sono stati consegnati oggi i lavori di restauro di un importante gruppo di opere della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. “L’Incoronazione di Celestino”, “Rinuncia al papato” e “Morte di Celestino” potranno tra qualche mese essere finalmente ricollocate nella Basilica dove sono conservate le spoglie di Papa Celestino V, nella casa della Perdonanza. Un quarto dipinto, “Maria riceve doni dal popolo ebraico”, sarà invece interessato in questa fase al consolidamento, per poi essere sottoposto al restauro completo, che renderà possibile ricollocare in Basilica anche quest’opera.
Questo intervento di recupero nasce da un accordo, man mano rinnovato e perfezionato negli anni, tra il Segretariato Regionale MIC per l’Abruzzo e l’Associazione Panta Rei di Promozione Sociale dell’Aquila, presieduta dall’avvocato Maria Grazia Lopardi, grande conoscitrice di Collemaggio e dei suoi tanti tesori. L’Associazione, dopo il sisma del 2009, ha promosso raccolte fondi per finanziare, inizialmente, il recupero di una porzione del pavimento della Basilica Celestiniana. Dopo l’intervento dell’ENI a sostegno del restauro dell’imponente monumento, i fondi raccolti da Panta Rei sono stati destinati al recupero delle opere citate, e man mano la donazione è stata implementata sino a raggiungere la cifra di € 47.200,00.
Il piano di restauro dei dipinti era stato seguito al suo avvio, con grande passione, dalla dottoressa Bianca Maria Colasacco, storico dell’arte della Soprintendenza ABAP per L’Aquila e il Cratere. A sbloccare la situazione, dopo il suo pensionamento, è stata invece la costituzione, a supporto del Segretariato quale stazione appaltante, di un gruppo di lavoro ad hoc della Soprintendenza, guidato dal RUP arch. Carla Pancaldi, e composto dallo storico dell’arte dott. Tancredi Farina e dalla restauratrice dott.ssa Maria Fernanda Falcón Martínez, progettisti e direttori dei lavori, dalla restauratrice dott.ssa Giulia Cervi, supporto al RUP, infine dal professionista esterno, ing. Maria Grazia Sambenedetto, individuata coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione.
I lavori, affidati alla ditta R.O.M.A. Consorzio, avranno una durata di 84 giorni e tutti confidiamo di poter fare un regalo speciale alla città: ricollocare i dipinti al loro posto, a Collemaggio, in occasione della prossima edizione della Perdonanza Celestiniana.
“È stato uno dei primi interventi che ho affrontato, poco dopo la mia nomina a Segretario Regionale – dichiara il dottor Nicola Macrì –. E mi ha particolarmente colpito il lavoro sinergico degli istituti territoriali del Ministero, qui in Abruzzo, in particolare il Segretariato e la Soprintendenza dell’Aquila nel portare a buona conclusione un percorso complesso e irto di ostacoli, come quello del recupero post sisma del patrimonio culturale. E mi preme sottolineare la generosità dell’Associazione Panta Rei e la tenacia della sua Presidente, l’avvocato Maria Grazia Lopardi, che qui ringrazio ancora, pubblicamente, per il sostegno al restauro di opere tanto importanti. Così come ringrazio la dottoressa Maria Stella Margozzi, a capo della Direzione Regionale Musei, per la disponibilità nella concessione degli spazi del Museo Paludi di Celano, dove sono custoditi i dipinti. L’avvio di questo restauro, tanto atteso, è il risultato del lavoro e della partecipazione di tanti, e speriamo di riconsegnare presto le opere alla città, nella straordinaria cornice della Basilica di Collemaggio.”
“Siamo molto soddisfatti per la consegna dei lavori di restauro di questi dipinti – afferma l’architetto Antonio Di Stefano, Soprintendente Delegato per L’Aquila e Cratere dal Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio – Grazie al generoso contributo dell’Associazione Panta Rei, si avvia la fase di rientro delle opere mobili della Basilica di Collemaggio, senza il quale il recupero dell’edificio sacro non può dirsi davvero concluso. I funzionari della Soprintendenza, di concerto con gli altri Uffici del MiC sul territorio, hanno svolto le necessarie operazioni di ricognizione e progettazione, seguendo passo dopo passo tutti i complessi passaggi che hanno portato all’espletamento della gara d’appalto; ora, parallelamente alla sorveglianza, affronteremo la delicata questione del riallestimento, tenendo ben presenti le ragioni della storia, quelle della tutela, e della valorizzazione della Basilica e delle sue opere.”
“Finalmente si scorge la luce in fondo al tunnel e si darà soddisfazione a chi generosamente mi ha dato fiducia mandandomi denaro da tutta Italia e ai soci che si sono prodigati a raccogliere fondi anche con la stampa del libro “Narrami pietra degli antichi portali aquilani…”, nato dalla collaborazione gratuita di Aquilani. Prova che la nostra basilica è molto amata come verifico ogni volta che ne parlo. Abbiamo un tesoro da valorizzare e mostrare con orgoglio che parla di Celestino e del messaggio che ci ha lasciato, un testo in pietra di sapienza che dopo 7 secoli ci racconta di un’Aquila-Fenice che sempre risorge”: queste le parole piene di soddisfazione di Maria Grazia Lopardi, Presidente dell’Associazione Panta rei di promozione sociale.
“I lavori per il recupero delle opere segnano un ulteriore passo in avanti nel processo di valorizzazione di un luogo identitario per gli aquilani, che impreziosisce ulteriormente la Basilica, il cui restauro ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dalla Commissione europea, e confermano il dinamismo dei processi di ricostruzione in atto nel nostro territorio. Sin dall’ottobre 2017 il Comune si è attivato presso la Struttura di Missione per ottenere i fondi necessari per il restauro degli apparati decorativi e delle opere d’arte situate della Basilica, di concerto con la Soprintendenza. Grazie all’impegno di Segretariato, Soprintendenza e all’importante sostegno fornito dall’associazione Panta Rei, sarà possibile restituire alla comunità importanti testimonianze artistiche per rinsaldare i fili di un percorso, fatto di cultura, bellezza e tradizione, che stiamo recuperando dopo lo sfrangiamento causato dal sisma del 6 aprile 2009”, conclude il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Dopo la richiesta di chiarimento con la lettera aperta di Maria Grazia Lopardi pubblicata nel nostro sito, il segretario dimissionario regionale per i beni culturali, dott. Stefano D’Amico, ha finalmente firmato una determina per il recupero dei quattro dipinti finanziati con le donazioni raccolte dalla nostra associazione.
I 47.200 euro messi a disposizione da PANTA REI fin dal 2010 saranno finalmente usati per questi agognati restauri.
Verrà presto organizzato un incontro con il nuovo segretario regionale arch. Stefano Macrì.
Ringraziamo il quotidiano “IL CENTRO” che con il suo articolo del 20 febbraio ha contribuito alla svolta della vicenda.
L’ASSOCIAZIONE PANTA REI di promozione sociale ha sottoscritto, in data 13ottobre 2010, un accordo con il Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali, Ing. Luciano Marchetti, per contribuire al restauro del pavimento e del mausoleo di Celestino della basilica di Collemaggio in L’Aquila, danneggiati dal sisma del 2009, conferendo € 30.000,00; portati a €40.000,00 in occasione del rinnovo dell’accordo in data 13.3.2013 con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, subentrata al Vice Commissario Delegato.
A seguito dell’assunzione da parte dell’ENI S.p.a. del restauro dell’edificio monumentale, con l’accordo integrativo del 30 novembre 2017 con il Segretariato Regionale del MiBACT subentrato al Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, l’Associazione, su suggerimento dell’Amministrazione, ha destinato le risorse donate al restauro dei dipinti “Maria riceve doni dal popolo ebraico”, “Rinuncia al papato” e “Morte di Celestino”, di pertinenza della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, prorogando il termine della convenzione al 30 novembre 2018.
Con ulteriori versamenti di € 2.200,00 e poi di € 5.000,00, si è convenuto di includere anche il restauro del quadro “L’incoronazione di Celestino”, portando l’importo versato sulla contabilità speciale 2909 del Segretariato Regionale, a complessivi € 47.200,00.
Questi i quadri in oggetto danneggiati dal sisma 2019:
“Maria riceve doni dal popolo ebraico”
“Rinuncia al papato”
“Morte di Celestino”
“L’incoronazione di Celestino”
Ulteriori proroghe annuali sono state sottoscritte in data 23 ottobre 2018 ed ancora il 26 novembre 2019 dopo incontro tra i soci dell’Associazione a lo staff della Soprintendenza con la Soprintendente arch. Alessandra Vittorini e il Segretario regionale arch. Stefano D’ Amico, in cui si prospettava una veloce definizione dell’ormai annosa vicenda. A dicembre 2019 è stata data notizia alla sottoscritta della pubblicazione della gara di appalto per il restauro delle opere, con presentazione delle offerte fino al 16 gennaio 2020. A dicembre 2020 questa Associazione ha premura di informare i generosi donatori degli importi destinati alla Basilica, sullo stato del restauro e sulle relative procedure. Pur consapevoli delle difficoltà burocratiche e del difficile momento attuale, dato il lungo tempo trascorso e la scadenza dell’ulteriore proroga, preghiamo di fornire notizie in merito con nota che verrà pubblicata, con la presente, sul sito www.collemagico.org e sulla pagina facebook dell’Associazione per una evidente esigenza di trasparenza sulla destinazione delle donazioni pervenute da tutta Italia.
L’Aquila, 7 dicembre 2020
Avv. Maria Grazia Lopardi Presidente Ass. Panta rei di prom. Soc
Gli abruzzesi più influenti del 2020: Maria Grazia Lopardi è in classifica!
Come ogni anno ecco a voi l’attesissima classifica dei personaggi abruzzesi più influenti, attualizzata in base all’anno che sta per finire. Per questo 2020, oltre agli onnipresenti rappresentanti istituzionali e agli imprenditori dei settori industriali e alimentari, ci sono inevitabilmente molte posizioni della classifica occupate da medici o personaggi che in un modo o nell’altro ci hanno accompagnato durante quest’anno di pandemia.
L’elenco è stato creato valutando numerosi fattori e tenendo anche conto dei personaggi presenti nelle classifiche degli anni precedenti. I nomi sono stati votati da una rappresentanza di diverse centinaia di lettori di AbruzzoLive. A questi nominativi sono stati quindi assegnati punteggi di “peso” estrapolando e incrociando gli articoli di cronaca del 2020, che hanno tenuto conto del grado di popolarità su media e social, per poi incrociarli secondo l’ambito d’influenza. Infine è stato assegnato un coefficiente maggiore in base a ciò che il personaggio ha fatto di rilevante per il sociale, per la cultura, per l’arte, lo sport o la comunicazione, in special modo per l’anno in corso. Tutti questi parametri hanno dato vita alla classifica che segue:
1 – Gianni Caravelli
2 – Niko Romito
3 – Walter Tosto
4 – Elisa Coclite (Casadilego)
5 – Antonella Santuccione Chadha
6 – Claudio D’Amario
7 – Remo Rapino
8 – Donatella Di Pietrantonio
9 – Paolo Fazii
10 – Davide Cironi
11 – Pierluigi Biondi
12 – Giacomo Ferrara
13 – Stefania Pezzopane
14 – Giustino Parruti
15 – Francesca Cardarelli
16 – Alberto Albani
17 – Carlo Toto
18 – Mike Pompeo
19 – Daniele Kihlgren
20 – Giulio Ciccone
21 – Marco Marsilio
22 – Giuseppe Adolfo De Cecco
23 – Luciano D’Alfonso
24 – Gaetano Miranda
25 – Gino Bucci (L’abruzzese fuori sede)
26 – Giovanni Legnini
27 – Emanuele Imprudente
28 – Rocco Siffredi
29 – Silvio Paolucci
30 – Carlo Masci
31 – Fabio Clemente (Takagi e Ketra)
32 – Francesco Abbate
33 – Nicoletta Verì
34 – Guido Liris
35 – Marina Cvetic
36 – Laura Manfredi
37 – Lorenzo Sospiri
38 – William Zonfa
39 – Domenico Pettinari
40 – Gianfranco Semproni
41 – Franco Summa
42 – Emidio Cipollone 43 – Maria Grazia Lopardi
44 – Maria Stefania Peduzzi
45 – Enrico Melozzi
46 – Luigi D’Eramo
47 – Gianluca Castaldi
48 – Bruno Vespa
49 – Eusebio Di Francesco
50 – Marco Verratti
51 – Sara Marcozzi
52 – Paolo De Siena
53 – Luca Di Francescantonio
54 – Stefano Pallotta
55 – Ruggero Pasquarelli
56 – Lucia Arbace
57 – Sergio Dompé
58 – Maccio Capatonda
59 – Gregorio Rotolo
60 – Emidio Pepe
61 – Giuseppe Petrocchi
62 – Gianni Letta
63 – Bruno Forte
64 – Gianguido D’Alberto
65 – Camillo D’Alessandro
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